04/11/12

45. Mancanze.

Non voglio più dimostrare qualcosa a qualcuno. Non ce la faccio più, non ce la faccio più ad essere incompresa e sempre quella che mette una maschera per non mostrare quant'è fragile ed emotiva.
Sono stanca di dover sempre fare qualcosa per far vedere quanto valgo, di recitare sempre la parte della stronza e di fare sempre quella che ascolta gli altri, la psicologa di turno, quando nessuno lo fa con me.
Credono di aiutarmi ma è un eufemismo.

Se per aiutarmi intendono ascoltare quei 5 minuti di sfogo parziale, sentirmi dire qualche bella parola, un qualche consiglio che non c'entra niente con il mio problema, allora si fottano.
Mi sento incompresa perché non c'è nessuno che sappia cos'è il dolore che io sto provando adesso.
Non riesco più a trovare la gioia nelle piccole cose che facevo, che fosse comprare una maglia nuova, o andare in discoteca, o un sms da qualcuno. Ed è complicato spiegare perché mi sento così, forse tutto è iniziato da quella scuola di merda, che ogni giorno mi spara merda, se non prendo il 10 non sono contenti i docenti, mi minacciano continuamente di non ammettermi in 5a tra 20 giorni, per poi uscire di casa e vedere M. che si distrugge la vita con i genitori, vedere persone che hanno sempre qualcosa di nuovo e tu devi sempre stare lì ad ascoltare e a dirgli parole di conforto.
La cosa brutta è che non riesco più ad aprirmi con nessuno. 
Non mi fido più, perché le ferite non sono ancora state chiuse, sono fresche e bruciano, bruciano più di qualsiasi altra cosa e bruciano più di quello che merito.
Mi piango addosso, ammetto, però sto scoppiando, tenere tutto dentro mi sta pesando così tanto che mi sto isolando, che sto diventando apatica a molte cose, vorrei solo qualcuno che mi tenesse per mano e mi alzasse da questo incubo quotidiano che sto vivendo.
La morte sta ancora perseguitando la mia mente, ogni volta che vedo una finestra mi chiedo perché non mi butto di giù, quando attraverso vedo la mia immagine sotto una macchina, molte volte ho paura di chiudere gli occhi da notte perché non so se il giorno dopo mi risveglierò oppure no.
E' un brutto periodo, dicono che i brutti periodi passano sempre, che portano sempre a qualcosa di bello, di felice e di nuovo.
Non riesco ad immaginarmi domani, tra 1 anno e tra 10 anni.
Credo che quando smetti di sognare, non inizi a vivere, inizi solamente a morire.





Betty 

5 commenti:

  1. Ciao!!

    Capisco perfettamente... quando vorresti aprirti ti senti ripetere le solite, stupide frasi fatte... sempre le stesse, le solite belle parole...
    E ne esci che non ti senti meglio, non hai risolto il problema, è tutto come prima!

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  2. Quanto ti capisco....
    Di periodi così ne ho passati molti, mi rivedo nelle tue parole completamente.
    Adesso sono molto più cinica e fredda, ho capito che a lasciarsi prendere troppo dalle cose e dai sentimenti ci si rimette e basta......forse è stata una reazione a ciò che ho passato, sarà anche un "muro", ma adesso sto molto meglio.
    io non credo che la mia sia mai stata una "vita" (mah forse quando ero bambina...) ma piuttosto un'esistenza.

    E comunque è vero: i periodi brutti passano sempre, e una volta superati si è più forti di prima.

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  3. Aaah quanto ti capisco. Purtroppo questo senso di angoscia e insoddisfazione verso te stessa e il mondo sarà una costante quasi impossibile da eliminare. Non ne vedi soluzione. Si finisce x diventare più cinici e freddi, ma in sostanza, quel fastidio rimane. Pensa che con un corpo perfetto, avrai altre preoccupazioni :) cmq mi ha fatto sorridere la parte sulla morte. Sono ossessionata dalle tue stesse immagini XD un abbraccio..sii forte

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  4. Dannazione, ho appena scoperto con certezza che il tuo è uno dei pochi blog di cui blogger non mi avvisa sugli aggiornamenti! D: Grazie per le belle parole. Piccola. Credo che sia al 90% vero che i brutti periodi passino, vuoi anche per puro caso o perchè un bel giorno non ne puoi più, ma passano. Passano finchè hai voglia di esserci, raccontare e fare. E tu questa voglia ce l'hai, anche se ora ti sembrerà dura crederci. Gli altri egoisti e che pretendono di essere ascoltati senza fare nulla in cambio di certo non aiutano, è ovvio che ti fanno passare quella minima voglia che puoi avere di comunicare e condividere. Forse anche tu ti sentiresti un minimo in colpa nel caso tu la smettessi di esserci per gli altri, ma sappi che non devi. E secondo me basterebbe una tua "sparizione" dal ruolo di psicologa perchè la gente si renda conto di quanto facevi per loro e ti cerchi. Sarò scontata, ma da una parte ti dico di non recitare più e di mandare a fanculo tutti, pensare a te; dall'altra purtroppo dovrei dirti che per esperienza ed esperimenti diretti (lo so, sono pazza) non si può restare completamente in solitudine troppo a lungo. Perchè è umano voler comunicare e condividere tutto -compreso il proprio dolore- con gli altri. Però bisogna farlo, poterlo e doverlo fare con le persone giuste. Penso anche che essere solo "sfruttata" come ascoltatrice possa essere ben peggio che essere completamente sola, e non stento a credere che tu non ce la faccia più a tenerti tutto dentro. Allora forse, prima di fanculizzare tutti puoi provare semplicemente a pretendere: fai notare il fatto che nessuno ti ascolti davvero con interesse, come primo passo, penso che sentendoselo dire almeno qualcuno si sveglierà, si dispiacerà e ti ascolterà volentieri. Chi non lo farà, invece, allora si che può bellamente fottersi! Un giorno troverai persone definibili davvero tali, che se saranno tue amiche ti costringeranno a dir loro tutto al punto che se tu non lo facessi si sentirebbero offese. Le troverai (non chiedermi dove e come ahah, che io non ci sono ancora riuscita) nel frattempo devi solo provare a smettere di esserci per tutti o almeno pretendere qualcosa. Questo spazio virtuale puoi usarlo anche per vomitare tutte le parole che ti stai tenendo dentro...non sarà il massimo, ma è sempre uno spazio e fa indubbiamente bene sfogarsi. A parte questo, ti invito caldamente (sennò potrei incazzarmi) o a scrivermi una luuunga mail o a darmi il tuo contatto di qualcosa (skype, msn o altro), perchè sarei ben felice di ascoltare ogni tuo singolo pensiero. E niente, devi almeno essere convinta che anche questo periodaccio passerà. Infondo ne hai passati tanti altri di periodi brutti, perchè proprio da questo non dovresti uscirne? Abbi pazienza, cerca di fare cose rilassanti o anche solo di prenderti qualche ora solo per te, uscire, svaccarti su un prato e pensare fino al punto di avere la testa leggera e sapere cosa farne della tua vita. Vedrai che quando meno te lo aspetti nascerà in te quella voglia, o meglio emergerà perchè la forza è parte di te. Un bacione e spero di leggerti (e sentirti) al più presto più positiva. :*

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  5. Cara, ti capisco perfettamente. Qualsiasi cosa tu faccia gli altri avranno sempre qualcosa da ridire. Per questo bisogna fare le cose prima per se stessi e poi, forse, per gli altri -anche se non se lo meritano-. Leggere questo post è stato come leggere me stessa. Sei riuscita a descrivere come ti senti dentro con semplici parole e incredibilmente mi ci rispecchio totalmente anch'io. Sto davvero cominciando a credere che in questo mondo non esista più del buono e che sia sotterrato sotto sacchi di merda. La fortuna ci -permettimi di usare il plurale- assiste. Nel senso che se ne sta a guardare senza fare niente.
    Credo che forse dovresti essere meno dura con te stessa e con la vita. Anzi, senza il "forse". Devi cercare la pace in te stessa, un equilibrio -detto da me fa davvero ridere, ahahah- cercando di ritornare a galla invece che affondarti.
    Penso che le persone farebbero meglio ad estinguersi, non a distinguersi.

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Ciao! Ti ringrazio per essere passato/a nel mio blog e per aver letto ciò che ho scritto.
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Betty Tossica