26/12/12

49. 45 Minuti

Ho 45 minuti per scrivere, per sfogarmi almeno un po' di tutto quel malessere che mi sta logorando.
E' Natale, come al solito Cagliari dai parenti, come al solito io divento invisibile, divento un estranea agli occhi di tutti, divento peggio di un fantasma, un soprammobile. 
Sto zitta, in un angolo, non mi si parla, non mi si dice niente, e nel eventualità lo si faccia, mi si tratta ancora come una 16enne. Io, che ho quasi 20 anni, che sto per prendere la patente, mi sto per diplomare mi si tratta ancora come una bambina, va bene che l'aspetto è quello, di una stupida ragazzina, però l'anagrafe non mente.
In famiglia sono sempre stata un po' la pecora nera di turno, capelli colorati, troppi piercings, grassa, zitta.
Invidio mio fratello, anch'io vorrei portare una ragazza alle cene di famiglia, con cui avere complicità, amore, confidenza, vorrei essere anch'io fidanzata in casa, con F. potevamo riuscirci quest'anno, l'avrei portato qui, avrebbe giocato con i miei cugini e mio fratello a Xbox, avrebbe riso e partecipato ai discorsi dei miei zii con mio padre, avrebbe riso, fumato sigarette in terrazza, salutato mia nonna con due baci e lei avrebbe risposto " A quando il matrimonio? ".
Su di me non sarebbe cambiato niente, avrebbero continuato ad ignorarmi come sempre, ma almeno avevo qualcuno a cui stringere la mano, parlare, abbracciare, girare le sigarette.
E invece mi trovo sempre da sola, facendo da candela alla coppia "mamma-babbo" e "mio fratello - la ragazza".
Come mai mi ritrovo sempre sola in mezzo alle persone? Incapace di dire una parola, lasciarle dentro la gola e farle ammuffire lì. 

Il peso non si capisce bene quant'è, ho paura d'esser ingrassata di 1kg, ma non lo so, credo di oscillare sui 56-57. Non riesco a dimagrire, lo dico sempre ma inspiegabilmente mi ritrovo ad aprire il frigo e a farmi un panino, aprire la dispensa e a prendere un pacchetto di kreakers, e se non faccio uno spuntino non riesco a digiunare, in un modo o nel altro mi ritrovo a pranzare/cenare.
Tutto questo perché mia madre è un egoista di merda, ha sempre pensato prima al lavoro e poi a noi, a me e a mio padre.
Detesto lasciare mio padre da solo ai pasti, Dio sa solo quanto mi sento male quando faccio tutto ciò, mi prepara piatti buonissimi, con amore, sperando che li mangi, e non ho il coraggio di dirgli "non ho fame" o di lasciarlo da solo a tavola, o di non mangiare mentre lui mangia.
Ne soffro troppo, soffro troppo questa condizione, come soffro quando lo lascio il sabato notte da solo a casa, quando mamma lavora. 

La odio per questo, la odio da morire, perché ha messo prima il lavoro dell'amore della sua vita e della sua famiglia. 
Come odio mio fratello quando mi fa da genitore, quando dal alto dei suoi 26 anni si permette di giudicarmi, quando non è nessuno, non è nessuno per darmi consigli come non lo sono quelle persone che popolano quest'isola di merda.
Come va in questi giorni almeno? 
Male, come sempre, la solitudine la tocco e la riconosco, l'ho sempre riconosciuta, ma ammetterlo è straziante, da Ottobre peggioro, mi sentivo sola in mezzo alle mie amiche, sentivo i loro discorsi così stupidi che preferivo le auricolari alle loro parole, mentre adesso le rimpiango in modo strano, non ritornerei mai a quei giorni, ma mi mancano le mie amiche, perché M.I. s'è imposta la regola che esce se non ci sono io, ma naturalmente avendo lei E. in classe si organizzano da prima, e L. le segue.
Complimenti vivissimi.
Sto sempre di più con i ragazzi, non che mi ci trovi meglio di come posso stare con le ragazze, ma almeno non sto sola, almeno esco di casa, faccio qualcosa, non sto in balia del cibo, della rabbia e delle forbici.

Ho paura di non riuscire a diplomarmi quest'anno, sto facendo la 4a come uditrice e presenterò a Maggio la 5a come privatista, ho paura di non farcela, perché in quella scuola essendo paritaria, sono tutti dei venduti di merda, hanno fatto fare ad un ragazzo (più piccolo di me!) l'uditore in 5a e sta facendo l'esame per 3a-4a-5a-maturità.
Complimenti vivissimi alla meritocrazia.
Vorrei davvero andarmene da qui, vorrei davvero cambiare, mi sono tolta le exstension, ora ho un colore indefinito in testa, un qualcosa che non si avvicina a nessun colore esistente al mondo, appena potrò ritornerò bionda, butterò i miei vestiti ormai larghi, e riuscirò a condurre una nuova vita (?).
Ieri ho comprato dei panta-collant, una gonna, degli shorts 42tg. Non pensavo di arrivarci mai, non pensavo che ci sarei riuscita, ora manca la 40 e poi la 38. E sarò perfetta, non potrò andare oltre quella taglia perché è impossibile, la mia costituzione di merda non mi permette di essere una petit, già adesso con questo peso esorbitante mi sento le ossa dei fianchi e le costole, figuriamoci con meno di 45kg.
Vorrei essere una di quelle ragazze che vedo in giro, senza problemi, magrissime che mangiano tantissimo nei fast-food, capelli lunghi leggermente mossi naturali, vestite prada, o semplicemente zara ma non di nero, colorate, con camicette, jeans chiari, scarpe sportive, trucco impeccabile, orecchini solo pendenti, ragazzo per mano, amiche dall'altra parte che l'aspettano al bar per fare l'aperitivo serale con pettegolezzi, moda, scuola, giornali, sesso e poi, la sera il ragazzo che le porta a cena fuori, nel ristorante più in voga e poi a ballare tutti insieme.
Ragazze pudiche, che la danno solo dopo anni di relazione, ragazze che si vestono scollate ma guai a toccarle, ragazze che non hanno preoccupazioni in testa, ragazze che guardano "Mamma per amica" e poi quando finisce la puntata si ritrovano nel lettone della mamma a mettersi lo smalto parlando delle prossime vacanze che faranno d'estate.
Ragazze che se parlano di peso è solamente davanti allo specchio con le amiche "uff.. sono così grassa " " No amore mio sei stupenda, non azzardarti a dimagrire eh! Diventi anoressica " e poi cambiano discorso parlando della nuova gonna che si sono comprate o degli sconti alla Kiko.
Vorrei essere una di quelle ragazze che vanno a scuola e trovano le amiche che le tengono il posto in ultima fila, che a scuola prendono 7 studiando tutte insieme, che durante la lezione si fanno le foto con il cellulare per postare su Facebook, che si scrivono i cuoricini nel quaderno, i messaggini, i grattini, la musica del lettore, la merenda presa a scuola e mangiata nel cortile, quelle che in bagno vanno solo in coppia, che si truccano durante la prima ora se non ce l'hanno fatta a casa, che si portano la trousse e lo specchietto.
Vorrei essere tutto ciò che dico di odiare perché non posso averlo, ed è vero. Odio perché non ho, perché non sono e perché tutto ciò è così lontano da ciò che dico con sarcasmo e cinismo alle persone.
Io sono una di quelle ragazze che vedono in giro e dicono " Mamma mia, ma l'hai vista quella com'è conciata? "
Esatto, sono la ragazza che alla ricreazione se non c'era M. sarebbe stata sola in classe ad aspettare la prossima ora, quella che in discoteca ci va in all star rotte e borchie, che scopa le ragazze nei bagni di un bar, che parla d'arte, di politica, di letteratura e non della puntata della sera prima di " Gossip Girls ".
Sono quella che esce di casa senza trucco quando non ne ha voglia, che veste largo perché i suoi vestiti le stanno troppo grandi, che si siede come un ragazzo, che molte volte parla come un ragazzo, che scopa come un ragazzo, che beve come un ragazzo, che veste come un ragazzo.
Mi sento sola perché anche le ragazze che possono sembrare "simili" a me dall'aspetto in realtà quando aprono bocca sono tutto l'opposto, sono orgogliose di quello che sono e ne vanno fiere.
Vorrei essere quella ragazza che se le nomini Fellini ti dice " Chi ? "
A volte sono orgogliosa di ciò che sono, di questa mia particolarità che mi rende tremendamente sola, della mia schiettezza che fa male, della mia coerenza nelle mie idee, del mio carattere apparentemente forte, ma ci sono giorni in cui mi guardo attorno e vedo tutti insieme e io così.
Tutti che crescono e io sembra che più divento grande, più perdo l'età.
A 13 anni mi davano 18 anni, e a 19 me ne danno 16 (se va bene). 

Il post è lunghissimo, si è spento il pc e non avevo ancora finito di sfogare tutti i miei pensieri, e allora ho attaccato il caricabatterie.
L'amore?

Fa schifo, fa tremendamente schifo.
Mi piaceva un ragazzo, M. (non quello di scuola sia chiaro), e pensavo che avesse potuto prendere il posto di F. stessa caratteristica, discotecaro, videogiochi, simpatico, uguale e preciso identico a F. solo più piccolo di lui, e un anno più piccolo di me.
Ma mi sbagliavo, essendo F. unico come potevo pretendere di piacere ad uno così?
Quando un mio amico gli ha chiesto come andava con me gli ha risposto " Cosa ci faccio con una come lei? Ma non dirgli niente che voglio vedere come procede ".
Siiiimpatico, molto.

Già, perché a volte la bisessualità è un arma a doppio taglio, ma il fatto di non piacergli è perché a lui piacciono le ragazze, non le "ragazzo/a-bisessuali-alternative-solitarie-nerd".
Insomma, come al solito mi piango molto addosso e mi lamento di tutto ciò che va male, che va sempre male e che continuerà ad andare male (bene.)
Scusate se non vi commento tutte, spesso, o come vorrei. Lo dico sempre, mi pento sempre di non farlo e di non farvi sentire vicine, ma io ci sono, anche il solo scrivere tutto ciò e mettermi a nudo è un modo come un altro per condividere la mia storia, la mia vita e la mia anima, così sé qualcuno passa di qua e si riconosce nelle mie parole, capisce che non è sola, che ci sono anch'io e che ho i suoi stessi problemi, che potrei capirla e che ci sono, qualsiasi cosa ci sono, ci sono anche per le lettrici silenziose che non se la sentono di commentare, ci sono per chiunque voglia che ci sia.
Vi amo, vi amo tutte incondizionatamente, e vi leggo, vi ascolto e penso a voi, e penso a come fare per essere forte come voi.



Betty

4 commenti:

  1. Santo Stefano....anche qui tutto va male...ciao!!!

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  2. La tua forza mi aiuta ad andare avanti..Sei forte..è incredibile davvero.
    Un abbraccio.
    Forte <3

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  3. Questo post sembra il riassunto delle mie mattinate malinconiche a lezione in università. Ho sempre cercato di sforzarmi di essere come le altre ragazze, quelle perfette e a modo di cui hai parlato tu, e addirittura alcune di queste sono diventate mie amiche (rare), ma proprio non riesco, non sono io. Mi annoiano i loro discorsi, mi annoia il loro modo di vivere l'amore, mi annoia la loro mancanza di tragedia. Non perché io sia migliore o superiore, semplicemente credo di essere qualcosa di diverso. A me non frega niente di avere la storia col ragazzo più bello del corso perché preferisco le cose sofferte e di pancia, o piuttosto preferisco passare il tempo con la mia voce e la mia chitarra. Non mi importa di fare gli ultimi acquisti insieme a loro perché preferisco andare a sballarmi con i miei amici maschi e ridere sguaiatamente dei miei trip. Non vado a ballare per poi fare il resoconto di comeeravestitaquelladiochetroia il giorno dopo, io vado a sfasciarmi e sfogarmi e sperare di provare qualcosa, di sentirmi libera e viva.
    Insomma, siamo simili io e te. E forse la chiave sta nell'accettarsi. O forse un giorno diventeremo delle signorine bon ton peggio dio loro - ok, ne dubito ;)

    Comunque d'ora in poi ti leggo!

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  4. Poi a un certo punto le cose cambiano, devi trovare solo la tua dimensione ...
    Rileggo ora i miei diari di quando avevo ventanni e mi sembrano simili a ciò che hai scritto. Invece poi a un certo punto le cose sono cambiate e continuano a cambiare!

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Ciao! Ti ringrazio per essere passato/a nel mio blog e per aver letto ciò che ho scritto.
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Betty Tossica